Borghi abbandonati del Piemonte
Edizioni del Capricorno

Borghi abbandonati del Piemonte

Gian Vittorio Avondo, Claudio Rolando

Piccoli borghi spesso situati in ambienti di grande valore paesaggistico, dov’è possibile rintracciare le testimonianze delle comunità montanare che, con il paziente lavoro di generazioni di donne e di uomini, sono riuscite ad addomesticare queste terre dure, difficili eppure bellissime. Quando la montagna è uno specchio sul passato. Sul nostro passato.

In Piemonte, in particolare sulle basse e medie montagne che caratterizzano tutto il territorio regionale, dall’Appennino ligure all’Ossola, sono nascosti luoghi insoliti e spesso dimenticati: villaggi abbandonati, chiese, santuari, forni, borghi distrutti con una storia antica, insediamenti minerari ormai abbandonati, tracce di una cultura millenaria sparita per sempre, eppure ancora perfettamente leggibile. In alcuni casi, la natura ha riconquistato il suo ruolo e ha inghiottito le costruzioni, in altri gli abitanti sembrano essere appena usciti dalle loro case, lasciandosi dietro i mobili, le suppellettili, gli oggetti intimi della loro vita quotidiana.

Canate di Marsiglia • Alpe Cassissa • Quarzina e Valdinferno • Palanfré. • Paraloup e Cavagna • Narbona • Chialvetta e Pratorotondo – Gilba • Bellino • Le balme del Mombracco • Balma Boves • Giusiana • Ceresarea • Cugn • Pomaretto • Perrero • Prali • Ghigo di Prali • Prali • Roure • Bourcet • Clée • Fenestrelle • Pragelato • Rif di Pragelato • Cereina • Desertes • Pian Benot e Andriera • Tallorno • Cappia e Succinto • Bagneri di Muzzano • Otra Sesia • Verzimo • Salecchio • La Frua.