L’Italia raccontata ai tedeschi, la Germania raccontata agli italiani
La Storia – quella dell’ultimo conflitto mondiale, quella sociale della Germania e dell’Italia, quella dell’Europa contemporanea – si intreccia alle piccole storie quotidiane di una giornalista italiana che da anni in Germania risiede e lavora. Ad attraversarle e a svelarle sono i suoni lisci e ruvidi delle lingue che compongono incontri e sensazioni a più voci. Le voci sono i personaggi: un nonno partigiano, esperto riparatore del mondo e maestro di Storia; un suocero ex SS, l’eredità terribile, indelebile, che gli eventi del Novecento hanno lasciato alle nuove generazioni; una madre che racconta e che trema ancora al ricordo delle parole dei soldati tedeschi subite da bambina. Poi intorno, come scenario, c’è l’altrove, lo spaesamento e tutta la meraviglia della memoria. C’è l’Italia, quella appresa della Resistenza e dell’emigrazione, ma anche quella vissuta della formazione e del senso intimo delle cose. C’è la Germania, il Nord, l’angoscia del suo passato, e insieme le contraddizioni, le illusioni, le speranze e i sorrisi del suo presente. Infine c’è il futuro: l’ostinazione di una donna a imbandire per le proprie giovani figlie gustosi banchetti di lingua madre, e una nonna che ha smesso per sempre di avere paura riconoscendo nelle voci delle nipoti l’accento lontano che un tempo terrorizzava.