La biforcazione a “V” della Valchiusella, nella sua parte terminale, le ha conferito il nomignolo di “Valle del manubrio”.
Questa è l’interpretazione geografica, ma esistono altre supposizioni più intriganti, che si rifanno alla gentilezza e disponibilità delle ragazze valligiane. L’Autore, però, da amante del ciclismo anche praticato, vuole pensare che questo appellativo sia dovuto ai numerosi percorsi per le due ruote, sia su strada che sui numerosi sentieri: le salite e discese del territorio indubbiamente sono un ottimo terreno di allenamento.
Si avrà modo di effettuare una autentica cavalcata su due ruote lungo i saliscendi della ridente valle canavesana, in compagnia di molti personaggi della zona, cari a tutti i ciclofili delle nostre parti: dal grande Riccardo Filippi di Alice, all’antico Glaudo di Rueglio, ai due Arizio, al “legionario” Bove, ai più giovani Paolo Rossi, Steno Cimbri, Paolo Carozzi e Bruno Filippi, figlio d’arte, non dimenticando “Pinza d’oro”, Enzo Ottin Pecchio, grande meccanico e cicloamatore.